VIVERE IL VANGELO – III Domenica di Quaresima

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01.03.2018 – di Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma) – Direttore delle Confraternite di Roma.

Il discorso di Gesù del Vangelo di questa domenica non può essere compreso dai giudei, persone che si mettevano al primo posto, ritenendosi superiori agli altri, migliori. Anche oggi è incomprensibile per l’uomo che vive solo per sé stesso, incentrato sui suoi progetti di realizzarsi senza Dio, usando gli altri e, se questo è necessario per il suo progetto, anche “calpestandoli”.

Ecco perché Gesù compie il gesto di rovesciare i tavoli dei cambiavalute nel tempio.

C’è bisogno di un atto “significativo”, inaspettato, che colpisca i ben pensati, chi va al tempio ma in realtà non vuole seguire la via di Dio: deve scuotere chi usa la religione per realizzare sé stesso, per sentirsi migliore degli altri, come i giudei del tempo.

Gesù non teme di scandalizzare; Lui ha a cuore solo la Salvezza dell’uomo. Se per questo è necessario fare un gesto forte, non si risparmia.

Gesù “sa quello che c’è nel cuore di ogni uomo”, dice l’ultima frase del Vangelo.

Lui sa bene quello che c’è nel tuo cuore e solo una cosa gli interessa: non che tu divenga perfetto, ma che tu possa aprirti al Suo Amore, scoprire la bellezza di seguire le Sue vie, che tu possa accettare di convertirti. Convertirti significa accettare che Gesù capovolga i tuoi sentieri tortuosi, e questo perché Lui sa bene che ti porteranno alla delusione e alla disperazione.

Allora oggi, se vogliamo credere a questa Parola del Vangelo, possiamo chiedere questa Grazia: accettare che Lui possa distruggere il “nostro tempio”, ribaltare il progetto di felicità che ci siamo costruiti, un progetto che è simile ad un altare, perché a questo sacrifichiamo ogni giorno tanta “vita”, tante energie, sacrifichiamo e mettiamo da parte anche le amicizie e gli affetti veri.

“Vani ragionamenti”, così descrive San Paolo nella lettera ai Romani le vie dell’uomo che crede di poter vivere ignorare Dio, prendendosi gioco della Parola di Dio.

Per questo Cristo ci offre un tempio nuovo, “Santo”; ci promette di percorrere con noi una strada di vita. Un cammino con cui potremo finalmente gioire nel profondo e donare felicità e Gioia agli altri.