AUGURI DI BUON NATALE

juliopadrino

Quando il Dio-Bambino, che nelle sue Manine teneva il Mondo intero, le protese compassionevole alla Madre, terra e cielo si fermarono in somma venerazione. Quando colui che era venuto a scaldare con il suo amore tutte le creature assiderate dal freddo della morte si scaldava al fiato del bue e dell’asino legati nella stalla, anche gli alberi vegliavano. (Pavel Aleksandrovič Florenskij)

VIVERE IL VANGELO – III Domenica di Avvento

url13.12.2017 – di Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma) – Direttore delle Confraternite di Roma.

Tu chi sei? Chiedono a Giovanni Battista nel Vangelo di questa domenica.
E’una domanda legittima, anzi fondamentale, che dovremmo farci tutti: “Ma chi sei tu, realmente?”Una domanda a cui non sempre è facile rispondere, perché per farlo dobbiamo guardare dentro di noi, togliere le tante maschere che spesso ci mettiamo. Spesso davanti agli altri, qualche volta anche davanti a noi stessi, per paura di mostrarci come siamo.
Troppo spesso infatti ci nascondiamo anche a noi stessi, timorosi di non sentirci amati e accettati: questo non è però senza conseguenze, ci causa una divisione interna, dolorosa e difficile da guarire.

Cristo viene per portare una luce nuova alla nostra vita: per questo tra i simboli dell’Avvento vi sono anche le candele e i ceri, per questo entrando nelle nostre Chiese accendiamo spesso una candela, come segno di Speranza.

Questa luce di Cristo è la via che ci permette di non nasconderci più, di non continuare a metterci una maschera per sentirci amati, di accettarci così come siamo. Accettare che nella nostra vita entri Cristo ricrea in noi un’unità, ci dona un’identità nuova: perché davanti al Signore non abbiamo bisogno di maschere, né di certificati di buona condotta, non solo perché tanto ci conosce meglio di noi, ma soprattutto perché ci ama sempre e comunque.

Questo è l’annuncio di Giovanni Battista, questo l’Annuncio che la Chiesa fa oggi a te: Dio ti ama così come sei! Possibile che ami un egoista, un infedele, un bugiardo, un mentitore…? Si possibile. E ce lo mostra nascendo come il più povero, da una ragazza povera e sconosciuta, in un posto sporco, abbandonato e freddo: per mostrarci che Lui ci accoglie in tutte le nostre povertà, nelle nostre grotte buie e inospitali, che neppure noi amiamo. E lo fa per donarci la Sua natura d’Amore!

Accogliamo allora il Signore con la gioia con cui si accoglie una bella notizia, l’unica che oggi può riaccendere la Luce nel nostro cuore.

VIVERE IL VANGELO – II Domenica di Avvento

9dvU8agl09.12.2017 – di Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma) – Direttore delle Confraternite di Roma.

C’è nella nostra vita una voce che grida “preparate la via del Signore”!
Sicuramente questa voce c’è: grida nei nostri deserti, nei dubbi e nelle paure, nelle angosce e nei rimorsi, nei tanti sbagli fatti e nel tempo trascorso…nelle occasioni perse. E’ una voce che vorremmo far tacere, che cerchiamo di ignorare, non vogliamo ascoltare: ma lei grida più forte!

Oggi è il momento di ascoltarla, il tempo per smettere di sfuggire, perché questi “deserti” divengano occasioni per trovare il senso vero al nostro vivere.

Cristo è nascosto in questi deserti. Lui ci attende proprio lì, per farci vedere che nulla è perduto, che con Lui il deserto diviene una “strada di vita”, di vita vera, di una vita che dà frutto.

Ecco perché il tempo di Avvento è scandito dal nostro grido: “Vieni Signore Gesù”. Si vieni! Vieni Signore a consolare i miei fallimenti, a ricostruire le mie rovine, a ristabilire la Pace dove io ho creato solo divisioni e giudizi.

Attraverso i suoi “messaggeri”, coloro che come Giovanni Battista ci annunciano che Gesù è vivo nella nostra vita, possiamo cogliere questa nuova occasione che il Signore ci offre in questo tempo di Avvento.

Perché Tu Gesù, che sei l’Amore, non vieni da me oggi per pretendere qualcosa, ma vieni invece a donarmi un cammino di Salvezza.

VIVERE IL VANGELO – Immacolata Concezione di Maria

df370d84-2421-8fe6-c2c4-6fce9419978006.12.2017 – di Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma) – Direttore delle Confraternite di Roma.

L’Avvento, il tempo liturgico che stiamo vivendo da qualche giorno, è tempo di Annuncio.
In questa festa dell’Immacolata Concezione di Maria, il Signore viene anche a noi per annunciare che “abbiamo trovato Grazia presso Dio”: Lui si compiace di noi. Ma in cosa? Si compiace in quello di cui non ci aspettiamo, cioè in quello di cui non possiamo vantarci, della nostra povertà, insomma della nostra piccolezza.
Perché se, come Maria, siamo capaci di accoglierlo nelle nostre povertà, allora incontreremo finalmente il vero volto di Dio: quello di un Padre amorevole e paziente.

Perché Dio ti ama e vuole che tu riceva lo Spirito Santo, lo Spirito di Suo figlio, che tu riceva l’allegria e la Gioia di sentirti amato, capito, difeso da Cristo! La stessa Gioia che la maternità di Cristo fa esclamare a Maria: “Come è possibile?”

Se accogliamo l’Annuncio di questo amore, se accettiamo che non siamo degni né capaci di capirlo, insomma se abbiamo in noi la disponibilità di Maria, anche dal nostro cuore sgorgherà questa lode: «L’anima mia magnifica il Signore, e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva» (Luca 1, 46-48).

Che questa esultanza di Gioia divenga anche la nostra!

VIVERE IL VANGELO – I Domenica di Avvento

1-avv29.11.2017 – di Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma) – Direttore delle Confraternite di Roma.

Iniziamo questo nuovo tempo di preparazione che ci porterà alla festa della nascita del Signore Nostro Gesù Cristo, il tempo d’Avvento. Ancora una volta il Signore nella Sua bontà e misericordia ci dona una possibilità di convertirci, di lasciare le nostre ragioni e i nostri piani, per affidarci ai suoi disegni d’Amore.
Chiediamo quindi di rispondere al Suo invito: “vegliate”, cioè non vivete da sciocchi, cercando solo di passare di vacanza in vacanza, aspettando il fine settimana o un’occasione per “evadere”. Di chi vive così già parlava il profeta Amos: “Guai agli spensierati di Sion e a quelli che si considerano sicuri…canterellano al suono dell’arpa, si pareggiano a David negli strumenti musicali; bevono il vino in larghe coppe e si ungono con gli unguenti più raffinati, ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano”.

La vita ci è stata donata per qualcosa di più importante e di più profondo di questo: non sprechiamola, perché ogni giorno abbiamo l’occasione per entrare nella ricchezza vera, di incontrare il senso profondo della nostra vita. Questo tempo di Avvento porta con sé questa Grazia, è un’occasione per ricominciare a vivere con Sapienza.

Il Signore di nulla più si rallegra che di vederci felici; per questo ci aiuta ad entrare nella verità, anche correggendoci. Quando vede che ci stiamo perdendo, ci manda fatti per svegliarci, mai per punirci: se sappiamo leggerli con i suoi occhi, ci accorgeremo che dietro ogni avvenimento della nostra vita, anche quelli più difficili da capire o da accettare, è nascosto un disegno di Salvezza.

E allora incominciamo questo tempo fiduciosi del Suo Amore.

Questa fiducia permette a Dio di fare breccia nei nostri cuori, a noi di ricominciare ad essere uomini e donne che portano una “pienezza di vita”, ad essere persone felici.